
Il team di docenti e di laureati degli atenei marchigiani sta portando avanti le indagini sul campo con il coordinamento di un gruppo di ricercatori dell’Università di Camerino, già impegnati sui temi della ricostruzione post sisma, e la collaborazione dei colleghi dell’Unimore (Università di Modena e Reggio Emilia), che hanno sperimentato queste attività in occasione del terremoto in Emilia Romagna.
Nello specifico si prevedono una mappatura delle condizioni territoriali, sociali ed economiche dei comuni marchigiani colpiti dagli eventi sismici; una campagna di ascolto inerente le attese delle comunità locali; una sintesi interpretativa delle criticità e delle potenzialità dei luoghi, nonché l’individuazione di specifici progetti di sviluppo per il territorio interessato. Ed è proprio in questo questo contesto che gli elementi costitutivi della Rem rappresentano un utile approccio per rilanciare lo sviluppo delle aree colpite dal sisma.
La seconda esperienza locale, presentata ai partner dei 5 Paesi europei, si innesta con l’opera di approfondimemto della rete ecologica a scala sovracomunale, che ha visto coinvolti cinque comuni del Fermano (Fermo, Montegranaro, Monteurano, Sant’Elpidio a Mare e Porto Sant’Elpidio).
Comunicto stampa Consiglio regionale Marche (A. Is.)